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La Nostra Storia

Nell’anno 1945 Renato Di Bartolomei, all’età di 30 anni, di ritorno da 9 anni di servizio militare arestato in occasione della seconda guerra mondiale, apre a Roma, in Piazza S. Caterina della Rota numero 93, all’inizio di via del Monserrato, vicino alla bellissima Piazza Farnese, un laboratorio per la riparazione, la costruzione e la vendita di biciclette.

La sua attività nel settore inizia molti anni prima, nel 1931, come meccanico e costruttore di telai, presso il grande negozio di Antonio Guerra (cicli Maino) di via Belsiana, diventando il capo officina del reparto corsa.

Già conosciuto come esperto telaista, vede rapidamente ampliare la sua attività (è il periodo della ricostruzione e le iniziative fervono in tutto il Paese), ed i telai prodotti portano la scritta “Di Bartolomei” solo in parte; molti telai vengono invece realizzati – come avviene in quel periodo anche in altri casi – per negozianti che vendono biciclette con la loro scritta, ma che non ne sono i veri costruttori.

Nel 1956 operano nel laboratorio 5 persone, 2 delle quali addette alla sola rifinitura dei telai, oltre al “Sor” Renato, che guida tutta la attività ed è onnipresente.

I clienti ricordano di lui gli occhi azzurri, vivacissimi, intelligenti, ricchi di umanità e, oltre alla riconosciuta abilità professionale, la sua signorilità, non solo del tratto esteriore, ma dell’animo; sempre a detta dei clienti, specialmente di quelli più giovani, era allora piuttosto raro essere trattati con gentilezza dal personale che operava nei negozi di biciclette.

Sempre i clienti ricordano che, nella stagione delle corse, il sabato pomeriggio, la piazza si riempie di ciclisti che portano le biciclette per la loro messa a punto prima delle corse della domenica, ed è uno spettacolo unico, perché più che l’esterno di un laboratorio sembra un angolo di paese.

L’attività è ricca di soddisfazioni per il “Sor” Renato, e basta qui ricordare che le biciclette “Di Bartolomei” vincono i campionati italiani categoria ENAL (allora detta “dei veterani”) negli anni 1948-1950-1951.

Il “Sor” Renato, per la sua maestria, intelligenza e umanità conta moltissimi amici nel settore, anche ai massimi livelli della Federazione ciclistica (come ad esempio Elio Rimedio, Franco Mealli, Mario Ricci …).

Nel 1961, all’età di 15 anni, entra ufficialmente nelle attività del laboratorio il figlio Salvatore (in arte Rino).

Nel 1968, sempre sotto la guida paterna del “Sor” Renato, Rino inizia a saldare i telai e dall’anno 1974 provvede a realizzarli da solo.

Il tempo passa, molte cose cambiano, ma non al numero 93 di Piazza S. Caterina della Rota, perché la dinastia dei Di Bartolomei continua, con l’ingresso ufficiale di Alessandro, il figlio di Rino, nelle attività del laboratorio.

Dai primi anni sessanta l’utilizzazione della bicicletta, sia da corsa che da turismo, ha una flessione per il cambiamento profondo dei costumi del Paese (nel caso in questione la motorizzazione di massa), per poi riprendere in occasione della cosiddetta “crisi energetica” del 1973 e, da ultimo, negli anni a cavallo del secondo millennio.

Ancora oggi “Cicli Di Bartolomei” resta un punto di riferimento per gli amanti delle 2 ruote , che trovano in questa piccola bottega artigiana ancora le soluzione a tutti i tipi di problemi a cui è soggetto il ciclista moderno.